Il derby degli “Studi” è di Statale. Bicocca incolore
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28 Febbraio 2019#MondoBicocca
Torna la rubrica che dà spazio alle voci degli atleti che vestono, o hanno vestito negli anni, i colori della nostra Università
Oggi conosciamo un atleta di origini marocchine: Hamza Aglaib, nato a Casablanca e da anni membro della squadra maschile di tennis Bicocca; nel suo palmarès in maglia biancogrigia può contare un fantastico successo in un torneo universitario internazionale...
Come nasce la tua passione per il tennis? Da quanto lo pratichi?
«La passione per il tennis nasce dal fatto che è uno sport che ti obbliga a contare solo su te stesso. Prima di iniziarlo ho avuto la fortuna di praticare diverse discipline, tutte collettive (volley e basket). Ma poi quando ho toccato la racchetta non mi ci sono più distaccato. Lo pratico dal 1996»
Come viene vissuto il tennis in Marocco?
«Molto bene, in Marocco il tennis è una disciplina molto popolare, meno rispetto al calcio naturalmente, ma fino all’età di 14/15 anni posso dire che il Marocco è competitivo anche a livello intercontinentale.
Poi dopo, per mancanze di borse di studio dedicate allo sport, ovviamente una persona deve compiere delle scelte, e nella maggior parte delle volte uno tende a concentrarsi sugli studi, cosa che va a discapito della carriera sportiva. Un esempio ce l’hai davanti»
Cosa studi/hai studiato e come hai conosciuto il CUS Bicocca?
«Ho una Laurea Magistrale in Scienze dell’Economia, la cui tesi sarà discussa quest’estate inshaalah ("se Dio vuole"). La prima cosa che ho fatto presso l’Università Bicocca, dopo l’immatricolazione, è stata informarmi sul mondo sportivo presso essa. Il torneo EuroValencia 2016 è stato la prima esperienza vera e propria con il CUS Bicocca»
Raccontaci del tuo successo a EuroValencia nel 2017
«EuroValencia 2017 è stato un vero successo in tutti i termini. Per me l’esperienza è iniziata vedendo decine di maglie bicocca (di almeno 4 sport diversi) in aeroporto prima della partenza, non conoscevo la maggior parte delle persone. Due giorni dopo, vedevo quasi tutti esultare quando ho vinto la finale. È stato magico!»
Qual è il tuo miglior ricordo in maglia Bicocca?
«Sicuramente la premiazione ad EuroValencia»
Com’è il rapporto tra la tua carriera universitaria e l'attività sportiva?
«Purtroppo negli ultimi anni un altro fattore si è fatto valere: quello economico. Sono uno studente autonomo in Italia, quindi per almeno un paio di anni, il tennis, involontariamente, è passato al terzo piano dopo il lavoro e l’Università. Ma quest’ultima è finita ormai, quindi ora sto sperando in un buon ritorno»
Cosa consiglieresti a una matricola che viene a studiare in Bicocca?
«Se pratica qualche sport, forse non ha aspettato nessuno per avere consigli e sarà andata subito a tesserarsi presso il CUS Point, come ho fatto io qualche anno fa.
L’Università, specie durante le sessioni esami, può sembrare/essere un ricordo di stress, dure attese di risultati o altro, il CUS per me è sempre stato una fonte di sollievo e divertimento: lì al massimo ci preoccupavamo perché ci sono solo 2/3 tornei internazionali all’anno o perché è da tanto che non si organizza una cena tutti assieme. Non potrò mai ricordare la mia esperienza universitaria senza citare anche il CUS»